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domenica 13 novembre 2016

Step11. Documents

11.  UN DOCUMENTO

Prima di partire con l'analisi dell' interessante documento che sono riuscito a reperire, volevo prima precisare la non banale definizione di "documento":
un documento è una documentazione definita rigorosamente nello spazio e nel tempo da una certa persona e ritenuta valida ai fini di una ricostruzione storica, utilizzabile pertanto ai fini consultivi, di ricerca e informazione.

Come molto spesso mi è accaduto all'interno di questo blog non sono riuscito a parlare nello specifico del colore turchese scuro perchè essendo un colore assai particolare le mie ricerche spesso non hanno portato a una soluzione centrata e sviluppabile. Questo ostacolo mi ha permesso, tuttavia, di allargare i miei orizzonti, il turchese scuro non è altro che una variante di colore dell'omonimo e diffusissimo minerale e anche in questo caso la correlazione di un oggetto e della sua caratteristica principale intrinseca sono andati di pari passo.


Turchese (Argentina)



Il primo documento che voglio citare è un trattato naturalistico scritto sotto forma di enciclopedia tra il 23 e il 79 d.C. da Plinio il Vecchio*  che prende il nome di Naturalis Historia* (dal latino "osservazioni della natura").

Nella forma giunta fino a noi il Naturalis Historia è costituito da 37 libri, il primo dei quali comprende una prefazione e un indice, nonchè una lista di fonti che inizialmente precedeva ciascun libro.


 Nel 37°libro dedicato alla mineralogia Plinio cita alla voce [33] il turchese chiamandolo callaina  che come precisato nello Step02* deriva da καλλαλιτηος
ovvero "bella pietra":





[33]


"..Comitatur eam similitudine propior quam auctoritate callaina, e viridi pallens. nascitur post aversa Indiae apud incolas Caucasi montis, Hyrcanos, Sacas, Dahas, amplitudine conspicua, sed fistulosa ac sordium plena, sincerior praestantiorque multo in Carmania, utrobique autem in rupibus inviis et gelidis, oculi figura extuberans leviterque adhaerescens nec ut adnata petris, sed ut adposita. quam ob rem scandere ad eas pigritia pedum equestres populos taedet, simul et periculum terret; ergo fundis e longinquo incessunt et cum toto musco excutiunt. hoc vectigal, hoc gestamen in cervice, digilis gratissimum norunt, hinc census, haec gloria a pueritia deiectum numerum praedicantium; in quo varia fortuna quidam ictu primo cepere praeclaras, multi ad senectam nullas. etlo venatus quidem callainis talis est. sectura inde formantur, alias faciles. optimis color smaragdi, ut tamen appareat alienum esse quod placeat. inclusae decorantur auro, aurumque nullae magis decent. quae sunt earum pulchriores, oleo, unguento, etiam mero colorem deperdunt, viliores constantius repraesentant, neque est imitabilior alia mendacio vitri. sunt qui in Arabia inveniri eas dicant in nidis avium, quas melancoryphos vocant.."






Non conoscendo il Latino ho provveduto a tradurre mediante il seguente traduttore* questa voce ottenendo la seguente versione "italiana" mal assemblata del testo dalla quale con non poca difficoltà sono riuscito a estrapolare il senso di ciò che Plinio ha descritto più di 2 millenni fa:



[33] 

"Comitatur più vicino somiglianza con quella callainus autorità, verde pallido.nati dopo l'India trasformato gli abitanti del Caucaso montagna Hyrcani Sacians Dahae, movimenti di ampiezza, ma porosa e piena di sporcizia, genuina ed eccezionale a lungo in Carmania, sia nelle scogliere senza sentieri e fresco, extuberans forma degli occhi dolcemente adhaerescens non essere attaccati alle rocce, ma che detenuti. Pertanto, la salita alla pigrizia del popolo piedi equestri sono stanchi, e al rischio di allarmi; imbracature finora e assalgono con tutto il muschio fuori. Questo tributo è effettuata per il collo, digitis ammessi so questo censimento, il numero di coloro che predicano questa gloria è stato gettato dalla sua infanzia; il primo di questi focolai, in cui la fortuna varia, la multa e solo soffiano, perché molti non hanno età. ETLO gioco come il turchese. sectura formata da esso, altri facile. il meglio del colore di un verde smeraldo, tuttavia, sembra essere estraneo a quello che si wellpleasing. Busta decorata con oro, non più adatta oro. che sono la loro bella, l'olio, il profumo, e anche perdere il loro colore, rappresentano una costante più povera, vi è un altro bicchiere menzogna imitabilior. si dice nei nidi di uccelli che si trovano in Saudita, che capinera."

 Plinio asserisce che "la callaina viene attaccata dagli oli, dai balsami e dal vizio.. " il turchese, infatti, come avremo modo di approfondire in seguito è una tra le pietre più delicate e un uso scorretto può fargli facilmente cambiare colore. Questa particolare proprietà unita al suo colore ha sempre stimolato il mondo scaramantico e superstizionale (vedi Step08* )


Ricercando ho ritrovato citazione della gemma "turchese" perfino all'interno di quello che è considerato il documento per eccellenza, quello che vuole essere prova dell'esistenza di Dio* , non che guida per ogni credente di confessione Cristiana* : la Bibbia* .

"E devono fare l’efod di oro, filo turchino e lana tinta di porpora rossiccia, fibre di colore scarlatto e lino fine ritorto, opera di ricamatore.+E deve avere due spalline da unirsi alle sue due estremità, e dev’essere unito.+ E la cintura,+ che è su di esso per legarlo strettamente, secondo la sua fattura dev’essere dei suoi materiali, di oro, filo turchino e lana tinta di porpora rossiccia e fibre di colore scarlatto e lino fine ritorto."

Questa è una delle citazioni dei versi tratti da: (Eso 28:2, 15, 18, 21, 39:11)

La veste sacerdotale del sommo sacerdote Aronne*  era composta infatti da 4 elementi sacri principali: la piastra d'oro, il manto, l' Efod* e il pettorale.
Il turchese è una pietra relativamente tenera e facile da incidere. Nel "pettorale del giudizio", scrive la Bibbia, indossato dal sommo sacerdote era incastonata tra le altre gemme un turchese con inciso il nome di una delle dodici tribù di Israele, in particolare questa pietra si legge che era disposta come prima della seconda fila di pietre preziose del pettorale. 






SITOGRAFIA: 

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